Giorgio Vasari

Nato ad Arezzo nel 1511, il Vasari fu pittore, architetto e scultore.
A Firenze studiò con Andrea del Sarto e presso altri pittori noti, fra cui il Rosso, il Salviati e Raffaello da Brescia.
Quando fece ritorno ad Arezzo lavorò come pittore e quindi accompagnò il cardinale Ippolito de' Medici a Roma, dove potè ammirare le opere di Michelangelo, di Raffaello e del Peruzzi.
Gli affreschi della sua casa sono fra i suoi dipinti migliori.
A Roma Alessandro Farnese gli fece affrescare la Sala del Palazzo della Cancelleria con le "Imprese di Paolo III".
Scrisse le famose "Vite" degli artisti, la cui prima edizione risale al 1550, poi decorò Villa Giulia.
Verso la fine del 1554 tornò a Firenze, al servizio di Cosimo I e in questa occasione decorò Palazzo Vecchio.
Nel 1566 intraprese un viaggio in Italia per raccogliere materiale destinato ad arricchire la seconda edizione delle sue "Vite", pubblicata nel 1568.
In quest'opera accolse il concetto dell'evoluzione storica e del progresso dell'arte, in cui distingueva quattro fasi: quella della "fanciullezza"; da Cimabue fino alla fine del Trecento, quella della "giovinezza", da Iacopo della Quercia alla fine del Quattrocento; quella della "maturità", che trova espressione nell'opera di Michelangelo.