Teofrasto fu allievo e successore di Aristotele nella direzione del Peripato.
Sotto la sua direzione la scuola proseguì in quell'indirizzo naturalistico e di ricerca
erudita che era stato caratteristico dell'ultimo periodo aristotelico.
Sono famose due sue opere di botanica, le "Ricerche sulle piante" in nove libri
e le "Cause delle piante" in sei libri. La prima è un trattato di botanica in
generale e la seconda riguarda la fisiologia e le applicazioni pratiche delle piante.
Ampi brani restano della "Metafisica" scritta da Teofrasto e di una sua opera
sui minerali intitolata "Sulle pietre".
Nei diciotto libri delle "Opinioni dei fisici" egli aveva raccolto i risultati
delle ricerche effettuate sulle antiche dottrine naturalistiche, ma anche di quest'opera
restano soltanto frammenti.
Curiosa è la raccolta dei "Trenta caratteri morali", in cui Teofrasto illustra
altrettanti tipi umani, ciascuno caratterizzato da un difetto morale.