Cristoforo Landino

Nato a Firenze nel 1424, fu lettore di poesia ed oratoria nello Studio e nel 1467 fu cancelliere di parte guelfa.
Assertore della filosofia neoplatonica, scrisse le "Disputationes camaldolenses" in quattro libri, pubblicate nel 1480.
Divise per giornate, esse riportano i dialoghi di personaggi noti della politica e della cultura fiorentina sulla vita attiva e contemplativa, sul sommo bene, sul poema dell'"Eneide" nella sua interpretazione allegorica.
Dell'"Eneide" il Landino scrisse anche un commento.
Di lui ci restano anche dei carmi latini, il dialogo "De nobilitate animae" e l'opuscolo "De vera nobilitate".
Fautore del volgare, Landino lesse dalla sua cattedra Dante e Petrarca e scrisse un noto commento alla Divina Commedia che venne presentato manoscritto alla Signoria nel 1481 con le illustrazioni di Botticelli.