Giorgione" è il nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco,
nato a Castelfranco Veneto, probabilmente nel 1477.
La sua biografia, ricostruita in base ad opere spesso andate perdute, come il quadro per
la Sala dell'Udienza di Palazzo Ducale a Venezia e gli affreschi della facciata del
fondaco dei Tedeschi, presenta un largo margine di incerto e di vago.
Le generazioni dei critici hanno spesso attribuito una cronologia controversa alle sue
opere ed hanno creato intorno al pittore un'aura romantica che, alimentata anche dalla sua
figura di innovatore della scuola veneta, di artista ispirato più dal tema del colore e
del mutamento di tono che dal disegno, ha fatto di lui una personalità mitica della
pittura rinascimentale.
Famose sue opere sono la "Giuditta", conservata all'Ermitage, la cosiddetta
"Tempesta", all'Accademia di Venezia, i "Tre filosofi", a Vienna, e la
"Venere", alla Pinacoteca di Dresda.
Si ritiene che egli abbia derivato da Leonardo l'uso del chiaroscuro delicatamente
sfumato.