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Custode: Angelo della Giustizia (Pg. XXII,1).
L'Angelo canta:
Pg. XXII, 4-6
e quei ch'hanno a giustizia lor disiro
detto n'avea beati, e le sue voci
con 'sitiunt', sanz'altro, ciò forniro"
Si tratta del "Beati qui sitiunt iustitiam", la quarta beatitudine evangelica (Matteo 5,6): la giustizia è qui opposta alla cupidigia (Mn I xi) in generale e non solo alla sete di ricchezze.
Purganti: Avari e Prodighi.
Pg. XVII, 133, 136-137
Altro ben è (i beni terreni) che non fa l'uom felice
......
L'amor ch'ad esso troppo s'abbandona
.... si piange per tre cerchi.
Avarizia e prodigalità sono quindi gli errori dell'amore che ha "troppo di vigore" nell'acquistare o dissipare i beni terreni.
Pena: La pena "fisica" I purganti piangenti sono distesi a terra legati mani e piedi.
La preghiera |
Contrapasso:
Pg. XIX,115-124
Quel ch'avarizia fa, qui si dichiara
(l'espiazione manifesta le conseguenze del peccato)
in purgazion de l'anime converse ...
Sì come l'occhio nostro non s'aderse (si levò)
in alto, fisso a le cose terrene,
così giustizia qui a terra il merse.
(le anime sono distese a terra)
Come avarizia spense a ciascun bene
lo nostro amore (ci tenne lontani da ogni cosa buona), onde operar perdési,
(si persero le occasioni per operare il bene)
così giustizia qui stretti ne tene,
ne piedi e ne le mani legati e presi
(i purganti sono costretti all'immobilità).
Personaggi: Adriano V, papa; Ugo Capeto; Stazio.