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Argomento del Canto XIII

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Il canto XIII si apre con una similitudine che vuole rendere in qualche modo immaginabile alla mente umana, la scena che si offre agli occhi di Dante: la doppia corona lucente dei beati nel Cielo del Sole danza armoniosamente in circolo e canta le lodi della Trinità.

Allorchè terminano il moto e il suono, S. Tommaso riprende a parlare in risposta al secondo quesito posto dal poeta: per quale motivo la saggezza di Salomone sia la più grande, considerando che dovrebbero avere il primato di perfetta sapienza sia Adamo, in quanto creato a immagine divina, e poi Gesù, in quanto uomo-Dio.


Tommaso conferma le verità contenute nel pensiero di Dante, ma spiega come la somma saggezza di Salomone vada considerata limitatamente al suo compito di re giusto e prudente ed ammonisce Dante sulla vanità di giudizi troppo affrettati sugli uomini o sul loro destino ultraterreno.