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ALESSANDRO Inf. XII, 107
Cerchio 7 - girone 1 - Violenti

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Ci sono due identificazioni possibili per l'Alessandro che Dante pone fra i tiranni "che dier nel sangue e ne l'aver di piglio" (Inf. XII, 105).
La prima, intuitiva, ma forse meno probabile, poichè mal vi si attaglia la definizione di tiranno, è l'identificazione con Alessandro Magno, il Macedone, di cui Dante parla con ammirazione sia nel Convivio (IV, xi,14) sia nella Monarchia (II, viii, 8-10).

La seconda possibile identificazione è con Alessandro di Fere, città della Tessaglia, che sia Cicerone sia Brunetto Latini, da cui Dante frequentemente attinge le sue informazioni, citano nelle loro opere come esemplare di tiranno.