Argomento del Canto XXIII
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Dante si sofferma a guardare lo strano albero, ma Virgilio lo invita a riprendere il cammino. I due vengono quindi raggiunti da una schiera di anime orribilmente magre: sono i golosi. Fra i penitenti Dante riconosce dal suono familiare della voce l'amico Forese Donati, compagno di gioventù. Forese spiega che quando le anime penitenti giungono davanti allo strano albero, i frutti e l'acqua suscitano un desiderio insaziabile di mangiare e di bere, che, rimanendo inappagato, li consuma, riducendoli in quello stato. |