Argomento del Canto XXXI
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Prosegue il colloquio fra Dante e Beatrice iniziato nel canto precedente. La donna invita il poeta a confermare la verità delle sue accuse e a confessare la ragione dei suoi traviamenti, dimostrandogli che proprio la sua morte avrebbe dovuto fargli capire quanto fossero vani i beni terreni. Dante, profondamente pentito del suo traviamento, per la vergogna e il rimorso sviene. Quando riprende i sensi il poeta si trova immerso nelle acque del Leté: Matelda gli tiene dolcemente la testa sott'acqua, in modo che possa compiere il processo di purificazione, poi lo conduce a bere le acque dell'Eunoè. |