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GIOVANNI CRISOSTOMO Pd. XII, 137
Cielo IV - Sole - Spiriti Sapienti - Seconda ghirlanda

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S. Giovanni Crisostomo nacque ad Antiochia intorno alla metà del IV secolo.
Compiuti gli studi di retorica e filosofia, a vent'anni ricevette il battesimo e subito dopo prese gli ordini. Nel 398 divenne Patriarca di Costantinopoli, ma il suo rigore morale gli procurò molti nemici, in campo politico come in campo ecclesiastico.

Questa avversione sfociò nel 407 nella deposizione ad opera dei militari e nell'esilio forzato, invano osteggiato dal popolo, che amava il suo vescovo: durante il viaggio di trasferimento a Cumana, località al confine con il Caucaso, Giovanni Crisostomo morì.
La sua opera è sconfinata e risente in massima parte di quella che fu la sua dote migliore, cioè l'eloquenza nella predicazione, che gli valse l'appellativo di "Crisostomo", "bocca d'oro".
L'indagine teologica di Giovanni Crisostomo si esercitò soprattutto nel campo della Cristologia ed in special modo sui temi del peccato originale, della penitenza e dell'Eucaristia. Per questo motivo, quando fu inserito nel numero dei Padri della Chiesa greca e dei Dottori della Chiesa, il suo appellativo specifico fu "Doctor Eucharistiae".

Il tratto che accomuna gli ultimi Spiriti Sapienti della seconda ghirlanda è l'essere stati difensori, con lo spirito profetico e la predicazione, della moralità in generale e della Chiesa in particolare: come Natan rimproverò al re Davide i suoi peccati e Giovanni Crisostomo predicò contro l'immoralità della civiltà bizantina, così Gioacchino da Fiore sferzò la corruzione della Chiesa del suo tempo.