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Brunetto Latini

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Figlio di Buonaccorso Latini, Brunetto nacque intorno al 1220. A Firenze fu notaio, poeta, retore e si occupò attivamente di politica per la parte guelfa. Nel 1260 si recò, in qualità di ambasciatore, presso Alfonso X di Castiglia ma, come egli stesso narra, sulla via del ritorno ebbe notizia della disfatta dei guelfi a Montaperti e decise di non tornare in Italia.
Stabilitosi in Francia, riprese l'attività notarile scrivendo, parallelamente, in volgare francese una vasta enciclopedia del sapere contemporaneo, "Li Livres du Trèsor", mentre in italiano scrisse il "Tesoretto" ed altre opere minori.
Dopo la sconfitta della parte ghibellina a Benevento nel 1266, Brunetto rientrò a Firenze e svolse l'incarico di cancelliere per Guido di Monfort, vicario di Carlo I d'Angiò in Toscana. Per il comune fiorentino ricoprì, inoltre, alte cariche pubbliche.
Brunetto morì nel 1294 a Firenze.

vedi:
BRUNETTO LATINI Inf. XV, 23
Cerchio 7 - girone 3 - Sodomiti (prima schiera)