Torna all'home page

 

LATINO Inf. IV, 125
Cerchio 1- Limbo - Spiriti Magni

menu dei personaggi
menu principale


Figlio di Fauno e di Marica, Latino era il re di Laurento, città che deriva il suo nome da un lauro che Latino consacrò ad Apollo nel cortile della sua reggia (Eneide, VII, 72-78) e padre di Lavinia, erede del suo regno, che molti desideravano in sposa, ma che un oracolo aveva profetizzato destinata ad uno straniero.

Eneide, VI, 311-318
Ho una figlia alla quale gli oracoli del tempio
paterno e molti prodigi celesti non consentono
s'unisca in matrimonio a un uomo di nostra gente:
predicono che un genero venuto da terre straniere
toccherà in sorte al Lazio, un genero che porterà
il nostro nome alle stelle con la sua discendenza.
Credo e spero che Enea sia il genero chiamato
dai Fati, se la mia mente è presaga del vero.
Trad. Cesare Vivaldi

Quando Enea giunse nel Lazio, Latino comprese che era lui lo sposo destinato a Lavinia, ma la moglie Amata (Pg.), su istigazione di Giunone avversa ai Troiani, tentò di impedire il matrimonio di Lavinia con Enea e spinse Turno, pretendente di Lavinia, a combattere i Troiani fino a distruggerli. Latino, vecchio e stanco, non seppe opporsi e mantenere fede alla promessa fatta ad Enea, e si ritirò dal regno.
(Eneide, VII, XI, XII)