ETTORE Inf. IV, 122
cit.
Pd. VI, 68
Cerchio 1- Limbo - Spiriti Magni
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Figlio primogenito di Priamo, Ettore era lo sposo di Andromaca ed il padre di Astianatte, che fu precipitato dai Greci dalle mura di Troia durante la notte della presa della città, per timore che potesse ristabilire il regno di Troia.
Ettore fu uno dei più valorosi difensori della città: assaltò il campo greco, incendiò le navi nemiche, uccise Patroclo. |
Proprio per quest'ultima impresa fu sfidato a duello da Achille e, nonostante il suo valore, fu ucciso, perchè gli dei erano contro di lui.
Achille, poi, fece scempio del suo corpo, trascinandolo legato al suo carro, e lo restituì al padre Priamo solo dopo che questi, vecchio e stanco, si umiliò nel chiederlo.
Nell'Eneide Ettore appare in sogno ad
Enea la notte in cui Troia viene conquistata, per avvisarlo del pericolo. Per primo dice ad Enea che egli ha l'incarico di portare via dalla città gli dei Penati e di fondare una nuova Troia oltre il mare.