Cerchio VIII
Bolgia 10
Inf. XXIX, 40-139 - XXX
Dannati: Falsari
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Pena: I dannati giacciono sul fondo della bolgia colpiti da vari morbi.
Inf. XXIX, 65
... veder per quella oscura valle
languir gli spirti per diverse biche.
(riuniti in gruppi come i covoni sul campo di grano)
Qual sovra 'l ventre e qual sovra le spalle
l'un de l'altro giacea, e qual carpone
si trasmutava per lo tristo calle. |
- I falsari di metalli; Inf. XXIX, 40-139
I falsari di metalli (alchimisti) sono colpiti dalla scabbia o lebbra (malattie analoghe per la medicina medievale che le accomunava per l'odor di putredine che entrambe conferivano al corpo malato).
Personaggi: Griffolino d'Arezzo, Capocchio.
- I falsari di persone Inf. XXX, 1-45
I falsari di persone (coloro che si finsero un'altra persona per ingannare il prossimo) corrono rabbiosi e mordono gli altri dannati.
Personaggi: Gianni Schicchi, Mirra.
- I falsari di moneta; Inf. XXX, 46-90
I falsari di moneta hanno il ventre gonfio come gli idropici ed il viso magrissimo. Le labbra sono aperte per la grande sete che li tormenta.
Personaggi: Mastro Adamo.
- I falsari di parola; Inf. XXX, 91-148
I falsari di parola sono arsi da una fortissima febbre.
Personaggi: la moglie di Putifarre, Sinone.
Contrapasso: I peccatori di questa bolgia, unici artefici della propria condanna per avidità, vanità o superficialità, meritano più il disprezzo che la condanna morale.
La pena è, così, adeguata alla meschinità della colpa: le malattie che colpiscono i dannati sono ripugnanti e deformanti, ma non distruttive.