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Le Epistole

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Le epistole di Dante sono scritte tutte in lingua latina, in obbedienza ai principi della retorica in voga a suo tempo.
Alcune sono redatte in relazione ad eventi politici. Ad esempio, quella indirizzata nel 1304 al cardinale Niccolò da Prato, inviato da papa Benedetto XI a mettere la pace in Toscana, venne scritta in nome dei fuoriusciti politici di parte bianca.
Tre lettere, stilate in occasione della discesa in Italia di Enrico (Arrigo) VII , sono indirizzate ai principi d'Italia, ai Fiorentini ed all'imperatore stesso.
Nel 1314 Dante scrisse, poi, una lettera ai cardinali riuniti in conclave per invitarli ad eleggere un papa italiano.

Altre epistole sono importanti per chiarire problemi letterari.
Nella lettera a Cangrande della Scala, al quale Dante dedica il Paradiso, sono esposte la struttura, il significato allegorico e le finalità della cantica.
Alcuni critici, tuttavia, hanno sollevato dubbi sull'autenticità di questa lettera a causa di alcune possibili interpolazioni.