VETTORI
E SCALARI Supponiamo di voler
misurare la temperatura di tutta una stanza: prenderemo un termometro, definiremo un sistema di riferimento nello spazio e misureremo la temperatura nei
diversi punti della stanza.
Dal momento che ad ogni valore di x, y e z la misura della temperatura fornisce un risultato diverso, possiamo dire che T è funzione di x, y e z (chiaramente dipenderà anche dal tempo, poiché se cè una finestra la stanza sarà più calda di giorno che di notte, ma supponiamo di essere così veloci a fare le misure che la temperatura non ne venga influenzata) e scriveremo: T=f(x,y,z)Come si può vedere, abbiamo una funzione che fornisce come risultato un numero, o, come si dice, una "grandezza scalare", che racchiude tutte le informazioni su T nei diversi punti della stanza. Supponiamo ora di interessarci alla posizione del
termometro nella stanza: in questo caso non è più sufficiente un solo valore per
identificarla come nel caso precedente, ma ne occorreranno 3, uno per ogni asse.
Siamo abituati a vedere i vettori come delle frecce ed
infatti possiamo immaginare il "vettore posizione" come una freccia che parte
dallorigine del sistema di riferimento ed ha come vertice
il punto in cui si trova il termometro; in questo modo, chiaramente, lunghezza, direzione
e verso della freccia saranno definiti in maniera univoca dalla posizione
del termometro. |