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ENRICO I di NAVARRA ("colui ch'ha sì benigno aspetto") Pg. VII, 107
Antipurgatorio, balzo 2 - negligenti, valletta dei Principi

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Re di Navarra, figlio di Tebaldo I, Enrico I successe al fratello Tebaldo II (Inf.) ("il buon re Tebaldo" citato in Inf..XXII,52) dopo la sua morte avvenuta nel 1270. Morì a Pamplona, capitale del suo regno, l'anno successivo all'incoronazione, osteggiata da entrambe le case regnanti spagnole, Aragona e Castiglia.

Dante parla di "benigno aspetto" riferendosi probabilmente alle fattezze fisiche, perchè, se alludeva al profilo morale del re, si deve pensare che il poeta non fosse al corrente della sua indole rissosa e tutt'altro che benigna.

La figlia Giovanna, sua erede, andò sposa a Filippo IV il Bello, delfino di Francia.

Per sottolineare la vanità di tutte le contrapposizioni umane, Dante pone spesso l'uno accanto all'altro personaggi che in vita furono irriducibili nemici oppure esponenti di parti politiche avverse.
Così nel Purgatorio Enrico I di Navarra è posto accanto al suo avversario politico, Filippo III di Francia, cui lo unisce il dolore ed il biasimo della cattiva condotta di Filippo IV il Bello, figlio dell'uno e genero dell'altro.