BONAGIUNTA ORBICCIANI da LUCCA Pg. XXIV, 19
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Notaio e poeta vissuto intorno alla metà del XIII secolo, Bonagiunta trasportò in ambiente toscano lo stile della Scuola poetica siciliana, fiorita alla corte di Federico II e sostenne, poi, una polemica in rima con Guido Guinizzelli, che accusò di essersi distaccato dai canoni siciliani per inaugurare un nuovo stile. |
Pg. XXIV, 52-54
... "I' mi son un che, quando
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch'e' ditta dentro vo significando"
La rappresentazione poetica dell'amore cessa, quindi, di essere una vicenda sentimentale, se pur stilizzata al massimo grado, come era quella dei Siciliani e di Bonagiunta stesso, e diventa introspezione, storia della maturazione della spiritualità.