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Personaggi citati

Roboamo
Pg. XII, 46

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Roboamo, vissuto nella seconda metà dell'VIII sec. a.C., era figlio di Salomone e, alla morte del padre, prese il suo posto sul trono di Israele, senza dimostrare, tuttavia, la stessa saggezza.

Sconfitte le tribù ribelli della zona settentrionale della Palestina, Salomone aveva imposto loro un pesante tributo. Alla morte del re i capi delle tribù sperarono di ottenere dal successore un alleviamento della pena.


Roboamo, invece, sopravvalutando il suo potere, non ascoltò il consiglio degli anziani, che erano già stati al servizio di Salomone e che gli suggerivano di mostrarsi magnanimo per ottenere la fedeltà dei ribelli, ma diede invece ascolto ai giovani, che gli suggerivano di mostrarsi crudele per ottenere il timore.
Egli impose, così, un ulteriore aggravamento dei tributi e, sorpreso dalla ribellione degli oppressi, fu costretto prima alla fuga poi ad accettare la divisione del suo territorio in due regni (925 a.C.).

Geroboamo fu posto a capo del regno di Israele dalle dieci tribù settentrionali, e qui istituì i santuari di Dan e Betel in contrapposizione al tempio di Gerusalemme, mentre a Roboamo rimase il controllo del regno di Giuda.
Le vicende del regno di Roboamo sono narrate nel Primo Libro dei Re (cap. 12).