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RUTH Pd.XXXII,10-11
Cielo X - Empireo, Candida Rosa, settimo ordine di seggi

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Originaria della regione di Moab, Ruth, dopo la morte del marito ebreo Maclon, tornò con la suocera Noemi a Betlemme, il villaggio di origine del marito.
La miseria la spinse ad unirsi agli spigolatori in un campo di grano, incontrando, così, Booz, figlio del ricco proprietario del campo.

Noemi avvertì la nuora che Booz, essendo un loro parente prossimo, aveva il dovere, secondo la legge di Levi, di prenderla in moglie, sollevandola dalla miseria e garantendo una discendenza al parente morto senza figli.

Dante presenta Ruth con una lunga perifrasi:
"colei / che fu bisava al cantor (Davide) che per doglia / del fallo (peccato) disse 'Miserere mei'".
Secondo la tradizione, infatti, il figlio di Ruth, Obed, generò Iesse, padre di Davide.

Il brevissimo Libro di Ruth fu opera di un autore ignoto che, dopo il ritorno a Gerusalemme dall'esilio babilonese rielaborò, con intenti celebrativi della dinastia regale davidica, materiale preesistente, forse molto antico.
La "Vulgata" pose il libro di Ruth subito dopo il Libro dei Giudici, in base alle somiglianze di usi e costumi che inducono a pensare che descriva lo stesso periodo storico.