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GOFFREDO di BUGLIONE Pd. XVIII, 47
Cielo V - Marte - Spiriti combattenti per la fede

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Nato a Baisy, nel ducato francese di Brabante, intorno al 1060, Goffredo era figlio di Eustachio II, duca di Boulogne, e della figlia di Goffredo II di Lorena.
Dal nonno fu riconosciuto erede del ducato di Lorena, di cui venne privato da Enrico IV che, in un successivo momento, lo restituì, grato dell'appoggio di Goffredo nella guerra civile in Germania.

Nel 1096 Goffredo di Buglione guidò la Prima Crociata, mostrando doti militari non comuni, anche se molte sue imprese sono state amplificate dalla successiva fioritura di leggende popolari.
Rimasto a Gerusalemme dopo la conquista della città, Goffredo ne organizzò la difesa contro gli Egiziani ed in Terrasanta morì nel 1100.

La caratteristica che unisce tutti gli Spiriti Combattenti per la fede è il loro essere non solo uomini d'arme, ma di tale fama da costituire un ricco materiale per la poesia.
"L'elenco dantesco, che non dà rilievo alle imprese compiute dai singoli personaggi, e si limita ad evocarli ad uno ad uno, quasi in una specie di appello o rassegna militare, isolando ogni nome con la sua aureola leggendaria, è inteso soprattutto a sottolineare l'ideale continuità della loro opera di combattenti per la vera fede, dalla conquista e difesa della Terra Promessa alle lotte contro i Saraceni nella Spagna, nella Provenza, nell'Italia Meridionale, fino alle crociate" (N. Sapegno, Commento, pag. 223).