GIOSUE' Pd.XVIII, 38
menu dei personaggi
menu principale
Condottiero ebreo del XIII sec. a.C., Giosuč, appartenente alla tribł di Efraim, č considerato il successore di Mosč. Alla morte di quest'ultimo, infatti, guidņ le tribł di Israele nella conquista della Palestina e nella spartizione della terra: le sue imprese pił rilevanti sono la conquista di Gerico (narrata in Giosuč 6-7; di questa impresa fa parte sia l'episodio del furto sacrilego di Acan (Pg.), sia l'episodio di Raab) ed il sole fermato durante la battaglia di Gąbaon. |
"Allora, quando il Signore mise gli Amorrei nelle mani degli Israeliti, Giosuč disse al Signore sotto gli occhi di Israele: 'Sole, fermati in Gąbaon e tu, luna, sulla valle di Aialon'. si fermņ il sole e la luna rimase immobile finchč il popolo non si vendicņ dei nemici.". (Giosuč 10, 12-13)
Le vicende della sua vita sono narrate nell'omonimo libro, appartenente alla sezione dei libri storici delle Sacre Scritture.
La caratteristica che unisce tutti gli Spiriti Combattenti per la fede č il loro essere non solo uomini d'arme, ma di tale fama da costituire un ricco materiale per la poesia.
"L'elenco dantesco, che non dą rilievo alle imprese compiute dai singoli personaggi, e si limita ad evocarli ad uno ad uno, quasi in una specie di appello o rassegna militare, isolando ogni nome con la sua aureola leggendaria, č inteso soprattutto a sottolineare l'ideale continuitą della loro opera di combattenti per la vera fede, dalla conquista e difesa della Terra Promessa alle lotte contro i Saraceni nella Spagna, nella Provenza, nell'Italia Meridionale, fino alle crociate" (N. Sapegno, Commento, pag. 223).