EVA Pd. XXXII, 4-6
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Adamo ed Eva furono i biblici progenitori ("la prima gente" Pg. I,24) del genere umano: Adamo creato con un impasto d'argilla animato dal soffio vitale divino, Eva plasmata da una costola di Adamo, scivolato in un sonno profondo. |
Genesi 2,7 "allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente".
Genesi 2,21-22 "Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo."
Eva è ricordata sempre da Dante, sulla scorta dell'esegesi delle Sacre Scritture come colei che aprì per l'umanità la ferita del peccato originale.
Pd. XXXII, 4-6
La piaga che Maria richiuse ed unse (il peccato originale)
quella ch'è tanto bella (Eva) da' (ai) suoi piedi
è colei che l'aperse e che la punse.
In Pg. VIII, 99 ed in Pg. XII, 71, infatti, "figliuoli d'Eva" son detti i superbi perchè essa per prima peccò di superbia cedendo alla lusinga del serpente che la induceva a mangiare i frutti dell'albero del bene e del male con la promessa di diventare in questo modo simile a Dio.
"Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. ... Ma il serpente disse alla donna: ' Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene ed il male". (Genesi 3, 1; 4-5)
In Pg. XXIV,116 il "legno" è l'albero del bene e del male di cui Eva morse i frutti, disobbedendo al volere divino ed aprendo, così, "la piaga che Maria richiuse ed unse" Pd. XXXII, 4.
"Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male". (Genesi 2, 8-9)