BONAVENTURA da BAGNOREGIO Pd. XII, 28 ; Pd. XII, 128-129
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Giovanni Fidanza nacque a Bagnoregio, nell'attuale provincia di Viterbo, nel 1221 e quando era ancora bambino, si narra, fosse stato miracolosamente guarito da S. Francesco. Inviato a Parigi nel 1236 per completare gli studi, coltivò la sua vocazione e decise di entrare nell'Ordine francescano intorno al 1243, indirizzando i suoi studi verso la filosofia e la teologia. Nel 1257 ebbe la qualifica di Magister insieme a Tommaso d'Aquino. |
La personalità e l'opera di S. Bonaventura lasciarono un segno profondo nella cultura della Chiesa come nel mondo medievale.
Dai francescani è considerato un secondo fondatore per la strenua difesa dell'Ordine dagli attacchi esterni nel periodo critico della divisione fa Spirituali e Conventuali e per la stesura delle "Costituzioni Narbonesi" che, condannando le tendenze eretiche degli Spirituali, ma conservando l'aspetto positivo del loro rigore, diedero nuova forza ed unità all'Ordine francescano.
Nell'ambito della sua ricca produzione filosofica e teologica, spicca lo splendido "Itinerarium mentis in Deum", che Dante conobbe ed amò. L'opera propone la filosofia come un percorso di ritorno dell'uomo a Dio e l'illuminazione divina come vertice della conoscenza umana, sviluppando, in questo, il pensiero di S. Agostino.
Bonaventura è, inoltre, autore delle due biografie ufficiali di S. Francesco, la "Legenda maior" e la "Legenda minor".
I canti XI e XII del Paradiso sono in perfetto parallelismo fra loro. Nel primo, S. Tommaso, domenicano, tesse insieme la biografia e l'elogio di S. Francesco, e rimprovera aspramente i membri del suo Ordine, che, deviando dalle rette intenzioni del fondatore, hanno gettato il discredito sull'Ordine domenicano e sulla Chiesa tutta. Nel canto XII è, invece, il francescano S. Bonaventura a ricordare vita ed opere di S. Domenico ed a rimproverare i francescani che hanno dimenticato gli insegnamenti del fondatore dell'Ordine.