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ANSELMO d'AOSTA Pd. XII, 137
Cielo IV - Sole - Spiriti Sapienti - Seconda ghirlanda

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Anselmo nacque ad Aosta nel 1033 da una nobile famiglia forse imparentata con i conti di Torino attraverso la madre Ermemberga, che si occupò della sua prima educazione ed in seguito lo affidò alla scuola benedettina di Aosta.
Quando Anselmo, ancora molto giovane, volle restare nel monastero come religioso, il padre Gondolfo, nobile di origini lombarde, si oppose tenacemente e lo impegnò nelle attività proprie dei giovani delle famiglie benestanti.

Alla morte della madre, tuttavia, Anselmo lasciò la casa paterna e dopo qualche tempo si fermò nell'abbazia di Bec: neppure lì vollero accettarlo nella comunità monastica, se non dopo la morte del padre, quando Anselmo aveva già ventisette anni.

Tre anni dopo divenne priore dell'abbazia che lo aveva accolto e si distinse nell'insegnamento, sia per la profondità e la vastità del suo sapere, di impostazione aristotelica, sia per il suo innovativo sistema educativo che, sostituendo alle punizioni corporali, un'attenzione maggiore alle inclinazioni ed alle capacità degli allievi, otteneva risultati sorprendenti.
Giunto in Inghilterra per fondarvi un monastero, vi fu trattenuto dalla nomina ad arcivescovo di Canterbury: in questo ruolo si impegnò attivamente nel contrastare le ingerenze dei re inglesi nelle attività della Chiesa.

A Canterbury, Anselmo d'Aosta morì nel 1109 ed in seguito venne canonizzato ed ebbe il titolo di Dottore della Chiesa per la sua vasta produzione di opere di filosofia e teologia.