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OMERO Inf.IV,88
cit. (greco) Pg. XXII,101
Cerchio 1-Limbo, Poeti Antichi

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Omero visse probabilmente in Grecia tra l'VIII ed il VII sec. a.C. ed è, forse, autore dell'Iliade e dell'Odissea, che narrano la leggendaria guerra di Troia e le vicissitudini del ritorno in patria dell'eroe greco Ulisse, Odisseo.
La biografia di Omero è leggendaria e contraddittoria: ignota è la sua città di origine, mentre non discusse sono la sua cecità e la professione di aedo, cioè cantore itinerante di storie epiche nelle corti della Grecia.

L'incertezza biografica e di attribuzione dei poemi fece nascere, nell'ambito della critica letteraria, la "questione omerica": già gli ellenisti avanzarono la tesi di due poeti distinti, mentre G.B.Vico e F.A.Wolf sostennero che Omero non fosse mai esistito e che i due poemi fossero il risultato della fusione di più tradizioni orali. Durante l'Ottocento si impose la tesi che i due poemi fossero canti sparsi riuniti da un poeta-compilatore, oppure nuclei originali tradizionali arricchiti nel tempo.
Oggi prevale la tesi che vede i due poemi come opere di due autori diversi che rielaborarono con criteri artistici personali materiali tradizionali.
Dante, come tutti i suoi contemporanei, non aveva letto Omero perchè non conosceva la lingua greca, ma tutta la tradizione glielo segnalava come insuperato poeta di vicende di guerra (la spada che Omero tiene in mano è una tipica simbologia medioevale).
Nella Commedia, tuttavia, i quattro poeti antichi (Omero, Orazio, Ovidio e Lucano) sono appena figure paradigmatiche di virtù di magnanimità.