OBIZZO II d'ESTE Inf. XII, 111
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Signore di Ferrara e della Marca Anconetana, Obizzo fu ucciso nel 1293, secondo le voci contemporanee, dal figlio Azzo VIII d'Este. Dante vuol qui fare luce su fatti controversi della cronaca contemporanea, non solo avvalorando l'ipotesi del parricidio, se si interpreta il termine "figliastro" da lui usato nel senso di "figlio degenere", ma anche, leggendo "figliastro" come "figlio illegittimo", accogliendo la voce della nascita extraconiugale di Azzo VIII, per il quale, del resto, il poeta ha sempre espressioni di riprovazione. |
Un'altra "sconcia novella" (Inf. XVIII, 57) circolava, inoltre, sul conto di Obizzo.
Si narrava, infatti, che Venedico Caccianemico prostituisse la sorella Ghisolabella, moglie del ferrarese Niccolò Fontana, al marchese d'Este sperando di ottenere un appoggio politico e, di conseguenza un vantaggio economico. Non è chiaro, tuttavia, se il "marchese" d'Este sia da identificare con Obizzo d'Este o, piuttosto, con il figlio Azzo VIII.