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MEDUSA Inf. IX, 52
Cerchio 6, La città di Dite - Eretici

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Le Gorgoni, figlie di Forco, divinità marine, hanno ali d'oro, mani di bronzo e serpenti per capelli. I loro nomi sono Steno, Euriale e Medusa.
Secondo il mito, Medusa, l'unica mortale delle tre Gorgoni, rendeva di pietra chi guardava il suo volto. Perseo la uccise e regalò la sua testa a Minerva (Pd.), che la pose sul suo scudo. Dal suo sangue nacquero Pegaso, il cavallo alato, e Crisaore, padre di Gerione.

Virgilio la pone nel vestibolo dell'Erebo (Eneide VI, 364), nella Commedia, invece, Medusa personifica la disperazione della salvezza, il peccato massimo che pietrifica l'anima e conduce all'inazione spirituale, precludendo così la via della salvezza.
Lo sguardo di Medusa ha la funzione di inchiodare l'anima al punto in cui è giunta: Virgilio, così, copre gli occhi di Dante perchè Medusa non gli impedisca di proseguire nel cammino della conoscenza del male, che lo porterà alla salvezza.