FIORENTINO SUICIDA Inf. XIII, 130
menu dei personaggi
menu principale
L'identificazione di questo personaggio dell'inferno dantesco è dubbia e già gli antichi commentatori cercarono senza successo di attribuirle un nome fra i Fiorentini noti del Duecento. Boccaccio fa, tuttavia, osservare che il dato di questo dannato messo in rilievo da Dante è appunto il suo essere fiorentino e l'essersi impiccato in casa. In quegli anni molti furono a Firenze i suicidi che fecero scalpore, e per le più svariate ragioni, tanto che il Boccaccio parla di "maledizione mandata da Dio" su Firenze. |