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Battaglia di Tagliacozzo

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Dopo la battaglia di Benevento, che aveva visto la sconfitta e la morte di Manfredi, Carlo I d'Angiò si era impadronito di tutto il Mezzogiorno ed aveva trasferito la capitale da Palermo a Napoli.
Nel frattempo i ghibellini venivano di nuovo cacciati da Firenze e tornarono a riaffermarsi i guelfi.
I ghibellini cercarono una riscossa con Corrado V che, venuto dalla Germania per riconquistare il regno di Napoli, si scontrò nel 1268 a Tagliacozzo con le forze di Carlo I d'Angiò.
L'esercito di Corradino era già riuscito a mettere in fuga le truppe angioine, quando, durante l'inseguimento, fu sorpreso alle spalle dalle truppe francesi tenute di riserva per consiglio di Alardo di Valery.
Mentre Corradino cercava scampo nella fuga, fu tradito da un feudatario romano, il Frangipane, che lo imprigionò. Consegnato a Carlo I, Corradino fu decapitato a Napoli nella piazza del mercato.